Restaurato il murales di Morini

Nel corso dei miei pellegrinaggi in bicicletta attorno a Monselice sono passato più volte davanti al murale di via del Porto, che rappresenta Monselice e ricorda la Giostra della Rocca.

Una caldissima giornata dei primi di agosto mi sono soffermato a guardarlo e mi sono accorto che era in grave stato di degrado. Una parte di intonaco si era già staccato ed era caduto a terra, buona parte del rimanente era “incartellato” come si dice in gergo, e sarebbe venuto via entro poco tempo.

Così ho pensato di chiamare a raccolta gli amici del gruppo “Lasciateci Restaurare” per un intervento di salvaguardia e restauro. Detto e fatto si sono subito mobilitati Graziano, che è artigiano di mano fina, e ha rifatto la parte caduta dell’intonaco, poi con lui, Maurizio, Valter e Sergio, abbiamo fatto dei fori nell’intonaco, iniettando una bella quantità di resina per solidificarlo. Quindi la parola, anzi i pennelli, sono passati agli artisti del gruppo: Domenico, e Giorgia Merlin convocata per l’occasione che ha accettato ben volentieri di far parte del gruppo di volontari.

Loro hanno “rinfrescato” con nuove tinte buona parte del Murale ed hanno aggiunto alcuni motivi ornamentali, ben visibili nell’immagine in alto che rappresenta il lavoro finito.

Il murale è nato nel 2007 da un’idea e dalla abile mano di di Primo Paolo Morini, agente della polizia locale di Monselice e artista per passione. A lui si deve la prima stesura del lavoro. Poi quasi 10 anni dopo, nel 2016, il murale è stato sottoposto ad un primo restauro per opera dello stesso Morini, coadiuvato questa volta da Giorgia Merlin. L’anno successivo purtroppo Primo Morini è venuto a mancare in età ancora giovane, lasciando in eredità ideale alla città questo suo pregevole lavoro.

Ed è anche in sua memoria che abbiamo voluto attuare questo restauro, sperando che l’opera possa durare per un altro buon numero di anni. Se vi fermate davanti al murale e guardate sul lato di destra, alla base della chiesa di San Giorgio, vedrete che ci sono tre bollini bianchi con tre date e i nomi di Morini, Merlin e Travaglia, gli artisti che hanno realizzato l’opera (da un post di Max Vinella)