Pergamene emesse da organi politici o amministrativi

ARCHIVIO STORICO COMUNALE

PERGAMENE  DI MONSELICE EMANATE DA ORGANI POLITICO-AMINISTRATIVI

Podestà di Monselice , Padova o Repubblica di Venezia et,

 

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Di seguito l’elenco delle  pergamene  prodotte dal comune di Monselice, Padova o Venezia et.

 

 


255   

1406, 30 aprile. Venezia.

Ducale del doge Andrea Steno che conferma i privilegi della Comunità di Monselice.

NOTE: Dim. 357×495 mm.

7

1414, 12 dicembre. Padova.

Copia del notaio Nicolò Canodo contenente una rubrica riguardante i falsi testimoni, tratta dagli statuti del Comune di Padova del 1329.

NOTE: Dim. 490×150 mm.

9

1416, 16 gennaio. Venezia.

Il doge Tommaso Mocenigo conferma al podestà di Monselice Vittorio Barbaro la decisione, presa dal suo predecessore Zaccaria Grimani, di far partecipare alle spese per l’allargamento e la manutenzione del Gorzon anche i cittadini di Padova e i monasteri che avessero proprietà vicino a questa fossa.

NOTE: Dim. 265×350 mm.

25    

1440, 3 luglio. Padova.

Il podestà di Padova Marco Lippomano e il capitano Andrea Morosini inviano alle autorità di Monselice la copia di una lettera ducale di Francesco Foscari, con cui si decide di diminuire da 23 a 16 i fuochi soggetti a tassazione stante il mantenimento di 35 confinati.

NOTE: Dim. 320×245 mm.

19, 20, 21, 22

1434, 12 giugno. Castelfranco / 1436, 3 dicembre. Castelfranco.

Bernardino Gezo, podestà di Castelfranco, emette un bando di ricerca per gli aggressori e assassini di Boldrino della Volta, abitante a Camposampiero. Invita i ricercati a presentarsi spontaneamente alle autorità giudiziarie, dando loro 3 giorni di tempo, altrimenti saranno giudicati in contumacia in pubblico giudizio.

NOTAIO: Giovanni di Marzi (o di Marci).

NOTE: 4 fogli riuniti in fasc. Dim. 290×215 mm.

35

1460, (…) dicembre. Monselice.

Il Comune di Monselice concede a livello a Francesco Canolo del fu Giovanni un pezzo di terra situato a (…) per il prezzo annuo di 2 lire e un soldo.

NOTAIO: Andrea Brusco del fu Giovanni.

NOTE: Dim. 250×162 mm. Pergamena rovinata che non consente la lettura integrale della data e l’individuazione del luogo dov’è situato il terreno.

37

1460, 10 novembre. Padova / 1461, 16 ottobre. Padova.

Il Comune di Este vende all’asta lo “jus” beccarie (il cui affitto rende 60 lire annue), che vengono acquistate per 650 lire da Stefano “ab Avolio”. Quest’ultimo, non potendo pagare, cede poi il diritto d’acquisto a Benetto Erizzo, il quale versa le 650 lire davanti al podestà Giacomo Loredan e al capitano Niccolò Tron.

NOTAIO: Ludovico Palazolo del fu Simone da Padova.

NOTE: Dim. 565×252 mm.

50

1487, 12 gennaio. Monselice / 1487, 19 gennaio. Monselice.

Domenico Zuccato, debitore del Comune di Monselice, vende a quest’ultimo 4 campi arativi piantati e vitati posti in contrada Arzer di Mezzo a Monselice per il prezzo di lire 200. Il terreno gli viene poi concesso a livello per un canone annuo di 10 lire. Domenico vende inoltre per 200 lire a Paolo Malacarne altri 4 campi arativi piantati e vitati posti in contrada S. Bartolomeo. Paolo Malacarne versa 40 lire a Tommaso Muraro che conduceva a livello i terreni soprascritti dietro rinuncia di quest’ultimo dei diritti relativi.

NOTAIO: Andrea Brusco del fu Tommaso.

NOTE: Dim. 415×210 mm.

70  

1513, 13 febbraio. Monselice.

Il podestà di Monselice Marco Antonio Manolesso autorizza a pagare 2 ducati d’oro a Girolamo Andolfo da Vetta per il lavoro prestato alla Comunità di Monselice in un mezzo campo nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre.

NOTAIO: Copia di Nicolò Bonaldo da un libro della Comunità di Monselice.

71   

1513, 11 aprile. Monselice.

Antonio, figlio di ser Bonaventura Guerra, ottiene dal podestà Marc’Antonio Manolesso di avere un po’ di terreno su cui costruire un magazzino da tenere a livello per un canone annuo di una lira e 10 soldi. Giacomo Torta del fu Lucio, già conduttore del pezzo di terra in oggetto, rinuncia ad ogni diritto  su di esso.

NOTAIO: Copia di Nicolò Bonaldo tratta da un libro della Comunità di   Monselice.

NOTE: Dim. 145×211 mm.

72

1514, 23 gennaio. Venezia.

Il doge Leonardo Loredan ordina al podestà di Padova Pietro Querini e al capitano Andrea Trevisan, che dai monselicensi vengano vigilate le fabbriche e le fosse della porta Saracinesca, precedentemente incendiate e in via di ricostruzione, allontanando tutti coloro che potessero intralciare i lavori.

NOTE: Dim. 242×325 mm.

260

1518, 31 agosto. Venezia.

Ducale del doge Leonardo Loredan al podestà di Monselice Girolamo Querini con la quale si ordina che la terra di Monselice sia obbligata a concorrere alle fortificazioni della città di Padova.

NOTE: Dim. 290×368 mm. Con filo di canapa.

75

1520, 12 marzo. Monselice.

Tiberto Tiberti del fu Battista da Gazzo chiede al podestà di Monselice e al Consiglio di essere esonerato, assieme ai lavoratori che abiteranno con lui nel cortile che intende costruire nell’appezzamento di 32 campi posto in contrada Calcinara, da ogni tassa oppure di continuare a pagare 6 lire di piccoli. Il Consiglio decide invece di aumentare la tassa a 9 lire di piccoli.

NOTAIO: Copia di Bartolomeo Bonaldo cancelliere del Comune.

NOTE: Dim. 418×168 mm.

76

1520, 22 aprile. Monselice.

Ser Nicolò Bonaldo per conto di Francesco Benda chiede che questi sia esonerato con la sua famiglia da ogni gravame fiscale per povertà. Il Consiglio accetta la domanda, escludendolo dal dazio “sale et buccatico”.

NOTAIO: Copia di Bartolomeo Bonaldo cancelliere del Comune.

NOTE: Dim. 372×136 mm.

261

1525, 4 dicembre. Venezia.

Ducale del doge Andrea Gritti al podestà di Montagnana e agli altri podestà del Padovano con la quale rende noto che, stante la gran mole di debiti accumulati da cittadini padovani con la camera fiscale, dovranno prestare il loro aiuto nelle eventuali requisizioni di possessioni e terre che il capitano di Padova potrà ordinare.

NOTE: 280×318 mm. Con filo di canapa.

333

1526, 19 maggio. Venezia.

Ducale del doge Andrea Gritti che annulla il decreto dell’ Ufficio sopra le Camere col quale si voleva assoggettare la terra e gli abitanti di Monselice al pagamento del dazio Carri e Boccatico, dal quale erano stati esentati per 5 anni a causa dei danni patiti nella guerra recentemente occorsa.

NOTE: Dim. 337×297 mm. Con filo di canapa.

93

1530, 10 marzo. Monselice.

Il podestà di Monselice Domenico Diedo, avendo la Comunità un debito di 90 lire e 10 soldi con Giovanni Gabriele Bonmartino, Francesco da Castello, Giovanni Rocca, Antonio Zuccato e Bonifacio Liberti, decide di mettere all’asta metà della valle da pascolo e da pesca posta in contrada Pozzonovo chiamata Val Tragagna, che è acquistata per 102 lire da Bonifacio Liberti.

NOTAIO: Giovanni Cassoduro.

NOTE: Dim. 228×116 mm.

263    

1532, 18 febbraio. Monselice.

Livello della Comunità di Monselice a favore di Lazzaro Sibillotto di una bottega (“apotecha”) posta sotto la loggia grande, stante la rinuncia di Andrea del fu Matteo Turco. Il nuovo livellario dovrà pagare annualmente lire 6 venete.

NOTAIO: Vincenzo Tassello del fu Andrea da Monselice.

NOTE: Dim. 405×189 mm.

332  

1539

Trascrizione della rinnovazione del privilegio 30 aprile 1406 concessa da Venezia a Monselice.

NOTE: Fasc. pergamenaceo di 9 cc. numerate precedute da 4 cc. non numerate. Dim. 223×152 mm. Coperta in pelle impressa con fregi dorati e scritta “Privilegium Montesilicis”, con legacci rossi. Il verso della quarta carta non numerata presenta un’illustrazione a colori di un leone di S. Marco  sormontante lo stemma del Comune di Monselice, il tutto incorniciato da una banda rossa con motivi floreali d’oro. Lettere iniziali dei capoversi in oro su tessere colorate. Da c. 7 recto, trascrizione di ducale dell’11 giugno 1560 del doge Girolamo Priuli al podestà di Monselice Giovanni Natale de Mezzo con la quale vengono fissati a 40 i membri del locale consiglio, e vengono stabilite altre norme   per la regolazione dello stesso. Da c. 9 verso, ducale dell’8 maggio 1566 del   doge Girolamo Priuli al podestà di Monselice Vittorio Michiel con la quale gli   si intima a non contraddire le decisioni prese dal locale consiglio.

265

1543, 14 maggio. Monselice.

Vendita da parte della Comunità di Monselice al nobile Bartolomeo Gradenigo di 3 campi, parte prativi e pascolivi, posti in contrada delle Gambarare. Prezzo 8 ducati per campo. I campi erano pervenuti alla Comunità per insolvenza del proprietario nel pagamento di dadie.

NOTAIO: Bartolomeo de Abbis di Giacomo.

NOTE: Dim. 511×181 mm.

268    

1544, 29 marzo. Venezia.

Ducale del doge Pietro Lando a Baldissera Priuli podestà di Monselice con la quale gli si intima di prendere informazioni circa il “taglio” e l’occupazione, da parte di diversi privati, di una strada “che va al Monte”, oggetto di una supplica presentata dalla Comunità di Monselice.

NOTE: Dim. 321×309 mm.

266    

1545, 10 marzo. Venezia.

Ducale del doge Pietro Lando a Baldassarre Priuli podestà di Monselice con la quale gli si intima di accertare se la Comunità di Monselice ha effettivamente acquistato a suo tempo armi sufficienti (picche e archibugi) ad armare le cernide. In caso affermativo, le armi mancanti dovranno essere ricomprate da coloro che le hanno smarrite o messe fuori uso.

NOTE: Dim. 478×192 mm.

105

1546, 2 aprile. Venezia.

Il doge Francesco Donà ordina al podestà di Monselice Alvise Bono che non venga applicata alcuna tassa da parte del Comune all’ospedale della Ca’ di   Dio.

NOTE: Dim. 285×354 mm.

267    

1550, 16 maggio. Venezia.

Ducale del doge Francesco Donà a Filippo Tron capitano di Padova con la quale gli si ordina di sovraintendere affinchè vengano portati a compimento i lavori di rafforzamento degli argini di Solesino, lavori più volte sollecitati al podestà di Este ma mai completati.

  NOTE: Dim. 405×320 mm. Con filo di canapa.

269

1550, 16 maggio. Venezia.

Ducale del doge Francesco Donà a Sebastiano Querini podestà di Monselice con la quale gli si ordina di provvedere affinchè gli argini di Solesino siano completati.

NOTE: Dim. 380×334 mm. Con filo di canapa. La pergamena presenta un buco centrale.

108

1550, 20 maggio. Monselice.

Antonio Rizzato, Giovanni Francesco Tassello e Domenico Gazzetta, deputati del Comune di Monselice, vendono a Clara, moglie del fu Alvise Zanchi, la quarta parte delle valli dell’Isola di Lispida e Savellon per 300 ducati. Il terreno è poi concesso a livello alla Comunità di Monselice per 15 ducati all’anno, mentre per l’affrancazione si dovranno versare 300 ducati.

NOTAIO: Oliviero Bertazio.

NOTE: Dim. 497×215 mm.

270

1552, 2 febbraio. Monselice / 1553, 25 marzo. Monselice.

Parte del consiglio della Comunità di Monselice con la quale si istituisce un fondo presso il locale Monte di Pietà a favore dei poveri della Comunità   ridotti ad uno stato di estrema indigenza. Interesse del 3%. Segue deposito di Marco, figlio del fu Vincenzo fornaro da Monselice di 2.052 lire e 6 soldi di piccoli per aumento del fondo in oggetto. Interesse al 3%.

NOTAIO: Oliviero Bertazo del fu Marco Salodiano.

NOTE: Dim. 514×195 mm.

272

1553, 18 dicembre. Venezia.

Ducale del doge Marco Antonio Trevisan al podestà di Padova Marco Antonio Giustinian con la quale gli si intima di prendere le dovute informazioni circa un mercato settimanale che è stato introdotto in Arquà, e che ha provocato la reazione della Comunità di Monselice. Lo si invita inoltre a far venire a Venezia il vicario e i “pioveghi” del detto comune.

NOTE: Dim. 384×283 mm. Con filo di canapa.

271

1555, 7 gennaio. Monselice.

Parte del consiglio della Comunità di Monselice con la quale si accetta l’offerta fatta da Marco fornaro del fu Vincenzo da Monselice di continuare il  deposito dei ducati 300 da lui depositati presso il Monte di Pietà ad un   interesse del 5%.

NOTAIO: Oliviero Bertazo del fu Marco Salodiano.

NOTE: Dim. 385×164 mm.

 282

 1558, 4 giugno. Venezia.

 Ducale del doge Lorenzo Priuli a Melchiorre Canal podestà di Monselice con la quale si permette alla Comunità di Monselice di concedere a livello per via d’incanto la metà delle sue valli.

 NOTE: Dim. 330×293 mm. Con filo serico.

 116

 1559, 5 ottobre. Monselice.

 Giacomo Barbarigo, provveditore ai beni inculti della Serenissima, vende a Livia moglie del maestro Lorenzo de Lama un campo, 3 quartieri e 42 tavole di terra posta sul Monte Ricco in contrada Costaldali per 133 lire e 18 denari.

NOTAIO: Gaspare Darino.

NOTE: Dim. 309×212 mm.

117

1559, 9 ottobre. Monselice.

Giovanni Antonio Rizzo e Antonio Maria Guerra, deputati della Comunità di Monselice, concedono a livello per 9 anni a Bernardo Mallotino del fu Giovanni Francesco da Venezia 65 campi del “retratto” delle valli della Comunità posti nella contrada Lispida per il canone di 8 lire al campo, per un totale di 520   lire.

NOTAIO: Oliviero Bertazio.

NOTE: 440×147 mm.

118    

1559, 29 dicembre. Monselice.

Giacomo Barbarigo, provveditore ai beni inculti della Serenissima, vende a Leonardo Santini della contrada Costaldali un appezzamento di terreno al   prezzo di 160 lire.

NOTAIO: Gasparo Darino.

NOTE: Dim. 285×186 mm.

275

1560, 24 gennaio. Monselice.

Transazione stipulata tra la Comunità di Monselice e il nobile Bartolomeo Gradenigo sulle controversie che la Comunità aveva con questo per 2 campi vallivi o “retratti” posti in contrada di Isola. I campi vengono ceduti al Gradenigo che si obbliga a prenderli a titolo di livello pagando alla Comunità lire 20 annue di piccoli.

NOTE: Dim. 505×188 mm.

119

1560, 14 febbraio. Venezia.

I deputati della Comunità di Monselice, Girolamo Ferrari e Francesco Dabbo, sborsano a Clara Zanchi i 300 ducati concordati per l’affrancazione della quarta parte delle valli d’Isola, Lispida e Savellon.

NOTAIO: Francesco Reno del fu Pietro.

NOTE: Dim. 350×182 mm.

120

1560, 20 febbraio. Monselice.

Francesco Dabbo e Stefano Negro deputati, e Giovanni dal Ferro e Bartolomeo Ferrari consoli, vendono le 3 parti di una ruota dei mulini di Bagnarolo per 300 ducati a Giovanni Antonio Rizzo del fu Angelo di Borgo S. Giacomo, il quale concede poi a livello le 3 parti alla Comunità di Monselice per 15 ducati annui.

NOTAIO: Oliviero Bertazio del fu Marco.

NOTE: Dim. 370×271 mm.

274

1560, 2 giugno. Venezia.

Ducale del doge Girolamo Priuli al podestà di Monselice Giovanni Natale de Mezzo con la quale si dispongono le misure per regolare il consiglio della Comunità.

NOTE: Dim. 392×530 mm. La pergamena manca di un riquadro nella parte inferiore   destra, che non pregiudica tuttavia la lettura del testo.

273

1560, 28 (ottobre ?). Venezia.

Ducale del doge Girolamo Priuli a Giovanni Natale de Mezzo podestà di Monselice con la quale gli si dà facoltà di decidere circa la disputa che oppone la Comunità di Monselice ai reverendi padri Cappuccini.

NOTE: Dim. 316×139 mm. La pergamena manca di una striscia sul lato inferiore.

277    

1560, 18 novembre. Venezia.

Ducale del doge Girolamo Priuli al podestà di Monselice Giovanni Natale de Mezzo di non procedere o sentenziare nella vertenza che oppone la Comunità di Monselice e il Comune di Pernumia.

NOTE: Dim. 324×279 mm. Con filo di canapa.

276

1561, 11 giugno. Venezia.

Procura di Filippo Alberto a favore del di lui figlio Giacomo di poter, a nome della Comunità di Monselice, chiedere e recuperare presso il Magistrato ai Beni Inculti, tutte quelle quantità di denaro depositate per la bonifica delle valli e luoghi soggetti al “retratto del Gorzon”, e di rilasciare analoghe   ricevute e quietanze.

NOTAIO: Paolo Lioncino del fu Bernardo.

NOTE: Dim. 259×120 mm.

122

1561, 7 novembre. Monselice.

Francesco de Conti, Zanatritio e Bartolomeo Ferrari, deputati della Comunità di Monselice, concedono a livello a Vincenzo Rizzo da Monselice del fu Marco 3 campi a 9 lire e 2 soldi al campo e 6 campi a 8 lire e 6 soldi al campo.

NOTAIO: Vincenzo Bertazio del fu Marco.

NOTE: Dim. 304×135 mm.

281

1562, 22 ottobre. Venezia.

Ducale del doge Girolamo Priuli a Candiano Bollani podestà di Monselice che conferma una sentenza podestarile a favore di Matteo Furlan, contro la Comunità di Monselice.

NOTE: Dim. 464×290 mm. Con filo di canapa.

279

1564, 28 febbraio. Venezia.

Ducale del doge Girolamo Priuli con la quale viene condannato il podestà di Monselice Antonio Molin ad una pena pecuniaria di ducati 100 da essere devoluti all’Ospedale della Pietà di Venezia, per non aver diligentemente osservato i comandamenti di numerose lettere a lui recapitate.

NOTE: 475×344 mm.

278

1564, 15 maggio. Venezia.

Ducale del doge Girolamo Priuli al podestà di Monselice Antonio Molin con la quale si chiedono delucidazioni circa l’opportunità di tener aperte le porte del castello, come da supplica avanzata dalla Comunità.    

NOTE: 335×283 mm.

280

1566, 8 maggio. Venezia.

Ducale del doge Girolamo Priuli a Vittorio Michiel podestà di Monselice con la quale gli si intima di non impedire che il consiglio della Comunità possa  proporre parti o approvare spese aventi per oggetto “l’utile e beneficio” di quella Comunità, anche se non dovessero piacere al podestà.

NOTE: 353×320 mm. Con filo di canapa.

285

1568, 26 agosto. Venezia.

Ducale del doge Pietro Loredan a Troiano Bollani podestà di Monselice con la quale lo si informa delle misure prese contro coloro che danneggiano o fanno danneggiare arginature e strade.

NOTE: Dim. 355×283 mm.

284

1568, 26 ottobre. Venezia.

Ducale del doge Pietro Loredan a Marco Grimani capitano di Padova con la quale viene imposto che anche nell’Estense, così come fatto nel Monselicense e nel Conselvano, siano portati a termine i lavori di arginatura dei corsi d’acqua.

NOTE: Dim. 372×278 mm. Con filo di canapa.

283    

1568, 24 novembre. Venezia.

Ducale di Pietro Loredan a Eustachio Duodo podestà di Este con la quale gli si  ordina di far pagare i campatici dovuti a quanti non abbiano ancora assolto a tale obbligo, al fine di completare la manutenzione delle arginature del territorio di sua competenza.

NOTE: 342×328 mm.

287

1569, 9 febbraio. Venezia.

Ducale del doge Pietro Loredan a Eustachio Duodo podestà di Este con la quale gli si rinnova l’ordine di far celermente pagare i debitori di campatici per dar corso alle opere necessarie alle arginature dell’Estense.

NOTE: 382×300 mm. Con filo di canapa.

286

1569, 25 febbraio. Venezia.

Ducale del doge Pietro Loredan a Santo Contarini podestà di Monselice con la quale lo si invita, nelle contribuzioni per causa di arginature, a far osservare quanto stabilito, per tutto il Padovano, dagli statuti della città.

NOTE: Dim. 382×181 mm.

288

1569, 15 settembre. Monselice. / 1569, 16 settembre. Monselice.

La Comunità di Monselice vende al nobile Nicolò Gradenigo del fu Domenico 36 campi posti a Pozzonovo in contrada Formigaro per il prezzo di 1.000 ducati. Segue atto livellario col quale il Gradenigo investe la Comunità di Monselice dei 36 campi per l’annua corresponsione di 30 staia di frumento e 24 lire, sino a che seguirà affrancazione. Segue “parte” della Comunità relativa alla transazione in oggetto.

NOTAIO: Girolamo “de Capitibus” del fu Giovanni.

NOTE: Dim. 617×445 mm. Il lato inferiore della pergamena si presenta irregolare; alcune rosicchiature sul lato destro.

291    

1570, 10 giugno. Venezia.

Strumento di affrancazione dei 1.000 ducati che la Comunità di Monselice aveva ricevuto dal nobile Nicolò Gradenigo con atto 15 settembre 1569.

NOTAIO: Girolamo “de Capitibus” del fu Giovanni.

NOTE: Dim. 315×184 mm.

290

1571, 15 gennaio. Venezia.

Ducale del doge Luigi Mocenigo a Giovanni de Mezzo podestà di Monselice con la quale gli si intima di far pagare, “nemine excepto”, il campatico per risarcire le spese occorse nella rotta di Pozzonovo.

NOTE: Dim. 363×307 mm. Con filo di canapa.

292    

1574, 31 gennaio. Venezia.

Ducale del doge Luigi Mocenigo ad Andrea Diedo podestà di Monselice con la quale si notifica che è stata “licenziata” l’istanza presentata dai coloni e lavoratori del territorio di Monselice contro l’imposizione di alcune gravezze imposte dal consiglio della Comunità.

NOTE: Dim. 410×312 mm. Con filo di canapa.

293

1575, 7 giugno. Venezia.

Ducale del doge Alvise Mocenigo a Girolamo Corner podestà di Monselice con la quale lo si informa che nella vertenza sorta tra lui e il podestà di Padova per causa di alcuni che avevano posto impedimenti nella Fossa Monselesana, gli è stata data ragione.

NOTE: Dim. 353×319 mm.

294

1575, 30 agosto. Venezia.

Ducale del doge Alvise Mocenigo a Giacomo Foscarini podestà e a Francesco Duodo capitano di Padova, con la quale li si invita a non molestare nei suoi beni la Comunità di Monselice a causa dei debiti fiscali contratti dal  territorio padovano.

NOTE: 402×334 mm. Con filo di canapa.

289    

1577, 19 maggio. Venezia.

Ducale del doge Luigi Mocenigo a Pietro Pasqualigo podestà di Monselice con la quale gli si notifica che nella vertenza che oppone il Territorio padovano alla Comunità di Monselice a causa di certa fossa pubblica che scorre nel vicariato di Anguillara e Borgoforte, non essendosi presentati i rappresentanti del Territorio padovano, restano confermate le ragioni della Comunità di Monselice.

NOTE: Dim. 359×296 mm. Con filo di canapa.

138

1578, 12 aprile. Venezia.

Il doge Nicolò da Ponte notifica al podestà di Padova l’avvenuto insediamento di Alessandro Terenzio come sostituto del vescovo di Padova deceduto.

NOTE: Dim. 270×379 mm.

296

1580, 18 maggio. Venezia.

Ducale del doge Nicolò da Ponte con la quale viene certificato che il notaio veneto Marco Antonio Cattanei è uomo che gode di buona “opinione” e che merita ogni “fede”.

NOTE: Dim. 156×251 mm. Con filo di canapa.

297

1580, 5 luglio. Venezia.

Ducale del doge Nicolò da Ponte ad Angelo Memo podestà di Monselice con la quale lo si informa che sono state confermate le sue lettere ad istanza dei presidenti della Fossa Monselesana contro i presidenti dell’Arca di S. Antonio.

NOTE: Dim. 374×281 mm. Con filo di canapa.

298

1581, 29 aprile. Venezia.

Ducale del doge Nicolò da Ponte a Marino Salamon podestà di Monselice con la quale lo si informa che è stata accolta la “parte” presa nel consiglio della Comunità di Monselice in data 24 febbraio 1577 di ridurre il salario dei nunzi di Comunità. Segue copia della parte in oggetto.

NOTE: Dim. 297×390 mm. Con filo serico.

299

1584, 13 settembre. Venezia.

Ducale del doge Nicolò da Ponte a Giacomo Malipiero podestà di Monselice con  la quale gli si conferma che nella vertenza sorta tra lui e il podestà di Padova, gli è stata accordata ragione.

NOTE: Dim. 433×325 mm. Con filo di canapa.

300

1585, 11 maggio. Venezia.

Ducale del doge Nicolò da Ponte ad Andrea Bernardo podestà di Padova con la quale si revoca una sua “commissione” fatta il 13 febbraio 1585 relativa ad una vertenza tra la Comunità di Monselice da una parte e Francesco Arcoano e Aliduse Buzzacarini dall’altra.

NOTE: Dim. 465×341 mm. Con filo di canapa.

302    

1586, 7 giugno. Venezia.

Ducale del doge Pasquale Cicogna a Marco Antonio Memo podestà e a Pietro Marcello capitano di Padova con la quale si chiede loro di prendere le dovute informazioni circa una supplica presentata dalle comunità di Monselice, Arquà e Conselve.

NOTE: Dim. 410×315 mm.

303

1587, 28 novembre. Padova.

Atto di vendita e successiva investitura livellaria di 32 campi in Pozzonovo, effettuati dalla Comunità di Monselice a favore di Almerigo Testa per il prezzo di 1.000 ducati. La Comunità, investita del livello, dovrà pagare 60 ducati annui.

NOTAIO: Viviano Salvioni del fu Viviano.

NOTE: Dim. 669×201 mm.

157

1588, 7 febbraio. Venezia.

Ducale del doge Pasquale Cicogna.

NOTE: Dim. 156×279 mm. La scrittura è fortemente sbiadita, impedendo una lettura soddisfacente del testo.

313

1588, 22 marzo. Venezia.

Ducale del doge Pasquale Cicogna ad Alessandro Donà podestà di Monselice con la quale gli si notifica che la richiesta della Comunità di Monselice di poter “condurre” un banchiere ebreo in quella terra è stata accolta.

NOTE: Dim. 315×410 mm. Con filo serico.

304    

1590, 12 novembre. Monselice.

La Comunità di Monselice vende 2 ruote di mulino poste a Bagnarolo a Domenico Segato da Battaglia per la somma di 2.000 ducati. Questi dà a livello alla Comunità le stesse 2 ruote per un canone annuo di 100 ducati: livello che resterà affrancabile a discrezione della Comunità. Segue copia della “parte” presa in consiglio il 10 novembre 1590 relativa alla transazione in oggetto..

NOTAIO: Giacomo Dabbo.

NOTE: Dim. 622×216 mm.

305    

1591, 29 maggio. Venezia.

Ducale del doge Pasquale Cicogna a Nicolò Duodo podestà di Monselice con la quale si approva una sentenza presa dal podestà a favor della Comunità di Monselice e contro Arcuano Buzzacarini e consorti, che viene costretto a pagare 578 lire e 14 soldi.

NOTE: Dim. 462×196 mm.

306

1594, 15 gennaio. Venezia.

Ducale del doge Pasquale Cicogna a Marino Minio podestà di Monselice con la  quale gli si chiede di ringraziare la Comunità dell’offerta di 600 ducati per   le “fabbriche” di Palma.

NOTE: Dim. 446×305 mm. Pergamena mancante di un riquadro sul lato sinistro-inferiore, che non pregiudica tuttavia la lettura del testo.

167

1604, 22 novembre. Venezia.

Ducale del doge Marino Grimani che informa il podestà di Monselice Andrea Minotto sulle pene da applicare a chi arrecherà danni a qualsiasi bene di proprietà della Comunità.

NOTE: Dim. 539×154. Sigillo pendente rovinato.

307

1612, 24 giugno. Venezia.

Ducale del doge Leonardo Donà a Marco Molin podestà di Monselice con la quale gli si intima di prendere informazioni circa una supplica presentata dalla Comunità di Monselice.

NOTE: Dim. 410×284 mm.

308

1612, 24 giugno. Venezia.

Ducale del doge Leonardo Donà a Marco Bragadin podestà e a Girolamo Cappello  capitano di Padova con la quale si intima loro di prendere informazioni circa una supplica presentata dai cittadini di Monselice (e relativa a presunti   abusi commessi dal podestà locale Marco Molin).

NOTE: Dim. 410×283 mm.

309

1619, 4 maggio. Venezia.

Ducale del doge Giovanni Corner a Girolamo Malipiero podestà di Monselice con la quale lo si informa che, stante la grande penuria di biade, la Comunità di Monselice potrà ricevere una certa quantità di grano depositato nei pubblici fondaci di Venezia dietro corresponsione in contanti del prezzo di costo.

NOTE: Dim. 440×306 mm. La pergamena appare tagliata in più punti e mancante di alcuni riquadri, che tuttavia pregiudicano solo parzialmente la lettura del testo.

310

1619, 17 maggio. Venezia.

Ducale del doge Giovanni Corner ai rettori e rappresentanti pubblici, nonche ai magistrati di Venezia, e principalmente ai Provveditori e Sovraintendenti alle Biade, con la quale si accorda alla Comunità di Monselice 400 staia di   frumento per sollievo dei suoi abitanti.

NOTE: Dim. 473×340 mm.

312

1628, 24 ottobre. Venezia.

Ducale del doge Giovanni Corner a Pietro Boldù podestà di Monselice con la quale gli si intima di ottemperare diligentemente alle disposizioni emanate dai rettori padovani in materia di sanità.

NOTE: Dim. 440×305 mm. Con filo di canapa

183

1628, 13 novembre. Venezia.

Ducale del doge Giovanni I Corner che invita il podestà di Chioggia Pietro Contarini ad inviargli una barca d’armati per metterli di scorta alla navi cariche di mercanzia che arrivano a Venezia.

NOTE: Dim. 309×380 mm. Sigillo pendente rovinato.

314

1629, 12 gennaio. Venezia.

Ducale al podestà di Monselice Jacopo Zancarolo con la quale si esprime soddisfazione per la decisione presa dalla Comunità di voler contribuire con un donativo di 1.000 ducati fintanto che continuassero “le turbolenze presenti”.

315

1638, 21 dicembre. Venezia.

Ducale del doge Francesco Erizzo a Benedetto Boldù podestà di Monselice con la quale lo si invita a ringraziare pubblicamente la Comunità per l’esibizione volontaria di 500 ducati durante la guerra.

NOTE: Dim. 262×391 mm.

316

1639, 21 gennaio. Venezia.

Ducale del doge Francesco Erizzo a Francesco Barbaro podestà di Monselice con   la quale gli si ordina di accantonare il denaro che la Comunità, enti religiosi e privati devolvono per la causa della guerra contro i turchi, e di inviarlo di tempo in tempo al Conservator del Deposito di Guerra.

NOTE: Dim. 441×307 mm. La pergamena manca di un riquadro sulla parte inferiore sinistra, che non pregiudica tuttavia la lettura del testo.

317

1641, 7 giugno. Venezia.

Ducale del doge Francesco Erizzo a Giovanni Francesco Balbi podestà di Monselice con la quale lo si informa della decisione presa dal Consiglio dei 40 a favore della Comunità di Monselice, contro l’arciprete e canonici della Collegiata di S. Giustina.

NOTE: Dim. 437×304 mm.

327

1646, 13 gennaio. Venezia.

Ducale al podestà di Monselice Marco Zen con la quale viene informato della   morte del doge e dell’elezione di Zuane Cappello a Capitano generale da mar.

NOTE: Dim. 344×476 mm.

320    

1647, 24 maggio. Venezia.

Ducale del doge Francesco Molin a Giovanni Andrea Basadonna podestà di Monselice con la quale lo si esorta a costringere i debitori per causa di guerra contro i turchi ad effettuare i loro pagamenti.

NOTE: Dim. 472×338 mm.

188

1648, 19 gennaio. Venezia.

Ducale del doge Francesco Molin che informa il podestà di Monselice Marco Lippomano di una decisione presa dal Senato veneziano.

NOTE: Dim. 285×380 mm.

322

1648, 27 agosto. Rialto (Venezia).

L’ufficio dei Governatori alle entrate e dell’Esattor delle tanse e decime vende ad incanto 6 campi di terra posti in villa della Stortola e altre ville sotto Monselice, di proprietà di Giustin Basadonna. I campi vengono acquistati dal procuratore del nobile Alvise Marcello del fu Piero per il prezzo di ducati 48 al campo.

NOTE: Dim. 450×170 mm.

319

1648, 6 novembre. Venezia.

Ducale del doge Francesco Molin a Marco Lippomano podestà di Monselice con la quale lo si esorta a costringere i debitori per causa di guerra contro i turchi ad effettuare i loro pagamenti.

NOTE: 340×467 mm.

321    

1648, 19 dicembre. Venezia.

Ducale del doge Francesco Molin a Marco Lippomano podestà di Monselice con la  quale gli si intima di minacciare quanti, pur obbligati alle offerte “volontarie” per causa di guerra contro i turchi, si ostinano a non effettuare   i loro pagamenti.

NOTE: Dim. 390×287 mm. Pergamena mancante di una striscia sul lato inferiore  sinistro.

324

1649, 14 agosto. Venezia.

Ducale del doge Francesco Molin a Paolo Benzoni podestà di Monselice con la quale lo si sollecita a far pagare i debitori delle offerte “volontarie” per causa di guerra contro i turchi.

NOTE: Dim. 437×306 mm.

328

1650, 21 luglio. Venezia.

Ducale del doge Francesco Molin a Paolo Benzoni podestà di Monselice con la quale lo si esorta a convocare il consiglio aperto della Comunità e leggere la presente ducale al fine di stimolare la contribuzione volontaria per causa di guerra contro i turchi. Segue elenco delle contribuzioni raccolte   (complessivamente 2.584 lire, 7 soldi e 6 denari).

NOTE: Dim. 340×466 mm.

190

1651, 17 gennaio. Venezia.

Ducale del doge Francesco Molin che attesta di ricevere da Giorgio Gradenigo, nunzio apostolico, e da Martino di Mulla 3.419 ducati.

NOTE: Dim. 126×163 mm. Lettera con filo di canapa e bolla pendente.

334

1652, 9 agosto. Venezia.

Ducale del doge Francesco Molin al podestà di Monselice Luigi Barbaro che autorizza l’imposizione di campatici nelle terre del “retratto” di Monselice, al pari di quelli imposti nel “retratto” del Gorzone.

NOTE: Dim. 432×308 mm.

329

1656, 4 luglio. Venezia.

Ducale del doge Bertuzzi Valier ad Alvise Priuli podestà di Monselice con la quale lo si esorta ad eseguire le eventuali disposizioni prese dai rettori di   Padova in materia di sanità.

NOTE: Dim. 392×290 mm.

335

1658, 27 luglio. Venezia.

Ducale del doge Giovanni Pisani al podestà di Monselice Roberto Valier in cui si chiede l’opinione di quest’ultimo circa una supplica presentata dalla Comunità di Monselice il 2 maggio 1656 (la supplica chiedeva l’aggiunta di una ruota alle tre esistenti nei mulini di Bagnarolo).

NOTE: Dim. 430×298 mm. La pergamena appare tagliata nella parte inferiore  destra.

337

1662, 30 marzo. Venezia.

Ducale del doge Domenico Contarini al podestà di Padova Girolamo (…) nella quale si autorizza la Comunità di Monselice a prendere a livello ducati 1.000 al 5 e mezzo per cento per far fronte al debito verso il dazio boccatico.

NOTE: Dim. 472×340 mm.

338

1670, 18 aprile. Venezia.

Ducale del doge Domenico Contarini a Domenico Mocenigo podestà e Paolo Giustinian capitano di Padova nella quale si chiede di prendere informazioni circa una supplica presentata dalla Comunità di Monselice.

NOTE: Dim. 384×282 mm.

194    

1671, 23 marzo. Venezia.

Ducale del doge Domenico Contarini che notifica al podestà di Monselice Angelo Barbaro la decisione presa dal suo predecessore Antonio Semitecolo nel 1666 riguardo l’assegnazione della dote a Vittoria moglie di Fioravanti Santini.

NOTE: Dim. 335×470 mm. Sigillo pendente rovinato.

195

1673, 16 settembre. Venezia.

Ducale del doge Domenico Contarini che notifica al podestà di Padova Alvise Sagredo l’immissione nella carica di rettore della chiesa di S. Sofia di Annibale Zacco.

NOTE: Dim. 300×421 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

339    

1674, 18 agosto. Venezia.

Ducale del doge Domenico Contarini al podestà di Monselice Girolamo Barozzi   nella quale lo si informa che l’istanza presentata al Senato di poter avere un   “legno” dall’Arsenale per sostituire l’antenna che sostiene il Gonfalone nella piazza, ormai caduto, è stata accettata.

NOTE: Dim. 472×339 mm. La pergamena presenta alcuni buchi.

340    

1678, 13 agosto. Venezia.

Ducale del doge Luigi Contarini al podestà di Monselice Bartolomeo Gritti nella quale si stabilisce che per altri 10 anni possano entrare nel consiglio della Comunità, due persone per famiglia, senza aver riguardo per altri di altre famiglie con cui avessero legami parentali di primo o secondo grado. Si aumenta inoltre il salario del Cancelliere da 40 a 60 ducati.

NOTE: Dim. 435×314 mm.

341

1686, 26 ottobre. Venezia.

Ducale del doge Marco Antonio Giustinian al podestà di Monselice Francesco Balbi in cui lo si esorta a far celebrare una solenne funzione religiosa nel Duomo per quanti sono morti combattendo contro i turchi.

NOTE: Dim. 394×290 mm. La pergamena presenta un buco al centro.

342    

1687, 18 giugno. Venezia.

Ducale del doge Marco Antonio Giustinian a Lorenzo Priuli podestà di Monselice nella quale si intima di riconoscere per cassiere provvisorio del Monte di Pietà il dottor Pietro Antonio Diamante, come disposto dal capitano di Padova.

NOTE: Dim. 420×248 mm. circa. La pergamena appare mancante di una striscia nella parte inferiore.

343

1691, 13 gennaio. Venezia.

Ducale del doge Francesco Morosini al podestà di Monselice Federico Marin con la quale si approva la nomina fatta dal consiglio della Comunità di Bernardo Rizzi come nuovo consigliere in luogo di Silvestro Martinengo.

  NOTE: Dim. 420×315 mm.

344

1691, 17 febbraio. Venezia.

Ducale del doge Francesco Morosini al podestà di Monselice Federico Marin con la quale si approva la nomina fatta dal consiglio della Comunità di Francesco Merlin e Domenico Piva in luogo di Gioseffo Gambaro e Marino Zon come nuovi   consiglieri.

NOTE: Dim. 390×285 mm.

345

1693, 7 maggio. Venezia.

Ducale del doge Francesco Morosini al podestà di Monselice Giacomo Barozzi, nella quale lo si informa della prossima partenza del Capitano Generale e lo si sollecita affinchè induca la Comunità di Monselice a versare i 2.000 ducati promessi per tale occorrenza.

NOTE: Dim. 392×285 mm.

197

1698, 18 gennaio. Venezia.

Ducale del doge Silvestro Valier che richiede al podestà di Monselice Alessandro Minio informazioni sugli abusi delle cariche effettuati dai consiglieri della Comunità e autorizza l’entrata in consiglio di un altro membro per famiglia.

NOTE: Dim. 308×420 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

198

1700, 19 agosto. Venezia.

Ducale del doge Alvise Mocenigo che chiede al capitano di Padova, Sebastiano Venier, che gli sia mandato il testo dell’orazione della confraternita della Morte perchè possa essere esaminato.

NOTE: Dim. 376×388 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

199

1701, 9 aprile. Venezia.

Ducale del doge Alvise Mocenigo che ordina al podestà di Monselice Alessandro Minio che venga istituita una conpagnia di fanti da usare nei casi d’emergenza.

NOTE: Dim. 302×418 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

346

1701, 21 aprile. Venezia.

Ducale del doge Alvise Mocenigo sull’offerta di 100 fanti da parte della Comunità di Monselice che, uniti ai 200 di Este, ai 200 di Montagnana e ai 300 del territorio padovano, formeranno un reggimento di 8 compagnie di 100 fanti   ciascuna.

NOTE: Dim. 414×276 mm. Con filo serico. La pergamena presenta alcuni buchi.

200

1702, 21 gennaio. Venezia.

Ducale del doge Alvise Mocenigo che dà ordine al capitano di Padova Stefano Querini di non applicare sanzioni alla Comunità di Monselice, mediante tasse sui suoi beni, per riscuotere i debiti di detta Comunità.

NOTE: Dim. 301×416 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

201    

1702, 3 agosto. Venezia.

Ducale del doge Alvise Mocenigo che richiede al podestà di Monselice Marco Coldumer che sia posta fine alla lite sorta tra Antonio Mangoni e Matteo Bombini con la Comunità di Monselice.

NOTE: Dim. 185×417 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

202

1707, 24 agosto. Venezia.

Ducale del doge Alvise Mocenigo che informa il podestà di Monselice Marco Antonio Venier che è stato concesso per altri 10 anni l’indulto del Senato grazie al quale possono entrare nel consiglio della Comunità 2 membri per  famiglia.

NOTE: Dim. 280×394 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

203

1711, 22 gennaio. Venezia.

Ducale del doge Giovanni Corner al podestà di Monselice Giambattista Balbi per essere informato dell’elezione nel consiglio della Comunità di Nane Merlini al posto di Francesco Gallina.

  NOTE: Dim. 177×418 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

204

1712, 30 gennaio. Venezia.

Ducale del doge Giovanni Corner al podestà di Monselice Marino Zorzi.

NOTE: Dim. 270×380 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

205

1714, 15 novembre. Venezia.

Ducale del doge Giovanni Corner al podestà di Monselice Domenico Contarini circa la nomina di un estimatore che stabilisca la qualità e il valore dei beni della Comunità che vengono portati al Santo Monte dei Pegni.

NOTE: Dim. 298×420 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

206

1715, 23 marzo. Venezia.

Ducale del doge Giovanni Corner al podestà di Monselice Domenico Contarini circa un contributo di 2.000 ducati.

NOTE: Dim. 274×390 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

  207

  1715, 31 agosto. Venezia.

  Ducale del doge Giovanni Corner al podestà di Monselice Domenico Contarini circa l’approntamento di milizie d’armati e sulla vigilanza dei cittadini circa la sicurezza del territorio.

  NOTE: Dim. 273×390 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

  208

  1715, 19 ottobre. Venezia.

  Ducale del doge Giovanni Corner al podestà di Monselice per sollecitare la disposizione dei cittadini di Monselice alla difesa dello stato.

  NOTE: Dim. 270×393 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

  209

  1718, 24 marzo. Venezia.

  Ducale del doge Giovanni Corner al podestà di Monselice Domenico Venier circa la riduzione del consiglio della Comunità a 20 persone, stabilendo che si ritorni presto al numero legale di 40 persone.

  NOTE: Dim. 270×391 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

  331

  1719, 19 giugno. Venezia.

  Ducale del doge Giovanni Corner al podestà di Monselice Benedetto Balbi con la quale si notifica che nella disputa tra il nunzio della Comunità di Monselice da un lato e Giovanni ed Antonio fratelli Cortinovi dall’altra circa la   legittimità di quest’ultimi di far parte del consiglio cittadino, è stato   deliberato a favore di costoro.

  NOTE: Dim. 323×469 mm.

  216    

  1721, 25 luglio. Venezia.

  Ducale del doge Giovanni Corner al podestà di Monselice Marino Zorzi sull’aumento di 15 ducati della paga del nunzio della Comunità.

  NOTE: Dim. 300×418 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

  217    

  1724, 12 ottobre. Venezia.

  Ducale del doge Alvise Mocenigo che invita il podestà di Monselice Nicolò Corner a por fine al disordine regnante nel consiglio della Comunità e all’abuso delle cariche da parte di alcuni membri della Comunità.

  NOTE: Dim. 271×395 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

  218    

  1726, 25 marzo. Venezia.

  Ducale del doge Alvise Mocenigo che notifica al podestà di Padova di sospendere per 2 mesi la sentenza espressa a favore dei comuni del circondario di Monselice contro la Comunità di Monselice, riguardo il pagamento delle “gravezze” da versare alla camera fiscale di Padova.

  NOTE: Riunito a fasc. Dim. 318×453 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

  227  

  1728, 15 settembre. Venezia.

  Ducale del doge Alvise Mocenigo rivolta a tutti i rettori e podestà, per informarli delle pene prescritte a chi arreca danni a beni pubblici e privati.

  NOTE: Dim. 317×482 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

  229   

  1733, 10 aprile. Venezia.

  Ducale del doge Carlo Ruzzini che informa il podestà di Padova del rinnovo di un livello ai canonici della cattedrale di Padova.

  NOTE: Dim. 316×450 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

  347

  1738, 17 aprile. Venezia.

  Ducale del doge Luigi Pisani al capitano di Padova Nicolò Lion, con la quale si concede alla Comunità di Monselice l’estensione della fiera franca a 8 giorni, con franchigia per tutto il periodo del dazio della Mercanzia.

  NOTE: 439×308 mm. La pergamena presenta alcuni buchi. Necessità di restauro.

  230    

  1739, 4 febbraio. Venezia.

  Ducale del doge Alvise Pisani che chiede al podestà di Monselice Giuseppe Barbaro di essere informato sui disordini che regnano nel consiglio della Comunità.

  NOTE: Dim. 131×385 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

  231    

  1742, 9 febbraio. Padova.

  Ducale del doge Pietro Grimani che comunica a Marco Antonio di Cavalli che sia concessa una dilazione da parte del Santo Monte dei Pegni alla Comunità di Monselice.

  NOTE: Dim. 295×410 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

234    

  1759, 15 marzo. Venezia.

  Ducale del doge Francesco Loredan che invita il podestà di Monselice Bernardo Barbaro ad erigere un pennone in piazza per innalzare le insegne pubbliche.

  NOTE: Dim. 112×381 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

236

1764, 7 aprile. Venezia.

Ducale del doge Alvise Mocenigo che notifica al provvisore di Padova l’immissione nel possesso delle prebende del canonicato di S. Giustina di Monselice del rev. Alberto Ilarione Santini.

NOTE: Dim. 298×427 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

237

1771, 23 luglio. Venezia.

Ducale del doge Alvise Mocenigo in cui si attesta che Pietro Maggia agisce per conto di Giuseppe Nani.

NOTE: Dim. 164×216 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

242    

1787, 28 luglio. Venezia.

Ducale del doge Polo Renier al podestà di Monselice Giovanni Domenico Valier circa la riscossione dell’ordinario Sussidio annuo dovuto all’erario pubblico.

NOTE: Dim. 252×366 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

243    

1789, 22 aprile. Venezia.

Ducale del doge Ludovico Manin che invita il podestà di Monselice Giacomo Corner a non concedere l’uso della loggia pubblica a commedianti e ciarlatani in quanto disturbano le funzioni sacre nella vicina chiesa di S. Paolo.

NOTE: Dim. 287×403 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

244    

1791, 13 agosto. Venezia.

Ducale del doge Ludovico Manin al podestà di Monselice Girolamo Pizzamano circa la riscossione del Sussidio annuo da versare all’erario pubblico.

NOTE: Dim. 248×366 mm. Lettera con sigillo pendente impresso.

245    

1792, 26 (…). Venezia.

Ducale del doge Ludovico Manin al podestà di Monselice Marco Riva circa la riscossione del Sussidio ordinario annuo.

NOTE: Dim. 245×364 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

246    

1793, 20 luglio. Venezia.

Ducale del doge Ludovico Manin al podestà di Monselice Caterino Balbi circa la   riscossione del Sussidio ordinario annuo.

NOTE: Dim. 245×364 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

247

1794, 26 luglio. Venezia.

Ducale del doge Ludovico Manin al podestà di Monselice Caterino Balbi circa la riscossione del Sussidio ordinario annuo.

NOTE: Dim. 246×364 mm. Lettera con sigillo pendente rovinato.

248    

1795, 1 gennaio. Venezia.

Il Provveditore alle lagune Giacomo Nani nomina capitano ispettore delle barche di Burano Antonio Novello.

NOTE: Dim. 262×384 mm.

249    

1796, 17 dicembre. Monselice.

Ducale per tre quarti danneggiata, non compare il nome del doge e quello del podestà. In un lato della pergamena risulta una nota datata 17 dicembre 1796.  Monselice.

NOTE: Dim. 205×281 mm.

 

 


© 2025 a cura di Flaviano Rossetto

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